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Dopo aver visto i possibili benefici del CBD e della melatonina insieme per favorire il sonno. Ecco alcune indicazioni riguardo ai dosaggi e ai possibili effetti collaterali.
Sebbene non esista un dosaggio stabilito per il CBD, la dose più comune per gli adulti va da 25 mg a 50 mg al giorno. Di solito è una quantità sufficiente per gestire l’ansia, il sonno e l’umore. Alcune condizioni, in particolare quelle che comportano dolore o infiammazione, possono richiedere una dose raccomandata più elevata.
Dopo averne discusso con il tuo medico, cerca un prodotto di canapa di alta qualità, ad ampio spettro e completamente naturale . Vale la pena evitare il THC perché questa molecola può aumentare l’ansia in alcune persone. Il consumo prolungato di THC può anche causare disturbi del sonno.
Assumiamo la melatonina per ripristinare l'inizio del sonno quando non rispettiamo il programma del sonno. È utile anche se per qualche motivo i normali segnali del sonno non funzionano.
Gli studi suggeriscono che l’integrazione di melatonina promuove i ritmi del sonno nelle persone che attraversano fusi orari.
Dosi giornaliere comprese tra 0,5 mg e 5 mg assunte prima di coricarsi hanno dimostrato la loro efficacia, con effetti maggiori a dosi più elevate; dosi superiori a 5 mg non sembrano dimostrare un aumento del beneficio.
Ti consigliamo di assumere la melatonina in forma sublinguale per aiutarti a dormire. Agisce molto più rapidamente e viene assorbito meglio perché passa direttamente nel flusso sanguigno. Questo metodo di somministrazione è ideale anche perché ne consente l'uso poco prima di coricarsi e quando addormentarsi diventa difficile.
Offriamo anche prodotti combinati melatonina/CBD sotto forma di capsule e devono essere assunti da 30 a 60 minuti prima dell'ora di sonno desiderata.
La grande maggioranza della popolazione tollera molto bene il CBD. Tuttavia, può causare effetti collaterali spesso dovuti alla mancanza di qualità e purezza dei prodotti consumati.
Inoltre, è essenziale acquistare un prodotto di alta qualità .
L'effetto collaterale più comune è la lieve sedazione. Come con la maggior parte delle sostanze sedative, l'aggiunta del CBD ad altri farmaci sedativi o la combinazione del CBD con l'alcol può provocare una sedazione eccessiva.
Altri effetti collaterali del CBD possono includere:
Ci sono troppo poche informazioni sull’assunzione di CBD durante la gravidanza o l’allattamento. Si sconsiglia quindi il consumo alle donne incinte.
Gli effetti collaterali legati all'uso del CBD sono solitamente il risultato di interazioni tra il CBD e altri farmaci. Questo è il motivo per cui è essenziale parlare con il medico prima di iniziare a prendere qualsiasi integratore.
Per capire meglio, ecco come avvengono queste interazioni: il CBD viene metabolizzato dall'organismo attraverso lo stesso percorso di molti farmaci.
Se più composti competono, può verificarsi quella che viene chiamata “alterazione della concentrazione”. Ciò significa che nel corpo rimane troppo o troppo poco medicinale. Quando ne rimane troppo poco, un farmaco potrebbe non funzionare più come previsto. Se ne rimane troppo, gli effetti collaterali possono aumentare.
La melatonina è generalmente considerata molto sicura, anche a dosi elevate (ad esempio, 10 mg, anche se, come notato in precedenza, qualsiasi dose superiore a 5 mg non sembra essere utile per il sonno). Anche la melatonina non crea assuefazione. Tuttavia, qualsiasi cosa assunta regolarmente per dormire può diventare un’abitudine difficile da interrompere, anche se tecnicamente non è una dipendenza.
Alcune persone che assumono spesso melatonina per dormire scoprono che iniziano a svegliarsi dopo 3 o 4 ore.
Potrebbe trattarsi di una ripresa dell'eccitazione man mano che gli effetti della melatonina svaniscono. Questo è il motivo per cui gli integratori di melatonina dovrebbero essere usati solo occasionalmente e mentre si interviene su altri motivi di incapacità di dormire.
Come ogni integratore alimentare, la melatonina può interagire con vari farmaci, tra cui: anticoagulanti e antipiastrinici, anticonvulsivanti, contraccettivi, farmaci per il diabete e immunosoppressori.
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