
Storia della cannabis dalle origini ai giorni nostri
Nonostante il turbine di polemiche che oggi circonda il cannabis, e in particolare il dibattito sulla legalità della cannabis e della marijuana, poche piante hanno conosciuto una storia così densa, complessa e singolare, una vera 'storia antica' della cannabis attraverso i secoli. Vero partner dell’umanità fin dall’alba delle civiltà, la cannabis ha attraversato i continenti, modificando i suoi usi e la sua reputazione, a seconda dei contesti culturali, medici, economici e politici.

Le origini: una pianta al centro delle antiche civiltà
Circa 12.000 anni fa, mentre la sedentarizzazione si intensificava nel Neolitico, la canapa – Cannabis sativa – faceva già parte della vita quotidiana in Asia centrale, particolarmente nell’attuale regione della Mongolia e del sud della Siberia. Scoperte archeologiche attestano la sua domesticazione molto precoce, in particolare per la fabbricazione di fibre tessili, corde e persino utensili.
Progressivamente, questi popoli nomadi e coltivatori l’hanno diffusa verso l’antica Cina. La più antica traccia scritta si trova nel « Shennong Bencao Jing », classico della materia medica cinese, compilato tra il 200 e il 100 a.C. La cannabis vi è riconosciuta per le sue virtù medicinali (alleviamento del dolore, stimolazione della creatività) ma anche per i suoi usi alimentari – i semi essendo ricchi di proteine e lipidi.
Un triplice uso: tessile, medicinale e spirituale
Dal Vicino Oriente all’India, passando per l’antico Egitto, la cannabis assume diversi ruoli a seconda delle culture. Se in Cina il suo interesse risiedeva soprattutto nella solidità della fibra di canapa e nella farmacopoea, l’India svilupperà, già dal secondo millennio a.C., un rapporto completamente diverso con la pianta: spirituale e mistico.
Il « bhang », miscela di foglie di cannabis tritate e latte, accompagna le celebrazioni religiose indù, ritenuto favorevole alla meditazione e alla comunione con il divino. Per quanto riguarda i Persiani e i popoli sciti, essi utilizzano il fumo di cannabis durante i riti funebri, come testimoniano gli scritti di Erodoto e gli scavi di kurgan antichi.
Periodo | Regione | Uso principale | Particolarità culturale |
---|---|---|---|
Neolitico | Asia centrale | Tessile, alimentare | Prime domesticazioni |
Antichità | Cina, India, Egitto | Medicinale, spirituale | Testo medico, riti religiosi, alimentazione |
Medioevo | Mondo arabo | Ricreativo, medicinale | Diffusione dell'hashish, sufismo |
Epoca moderna | Europa, America | Industriale, medico | Canapa per l'industria, farmacopoea |
Dalla Mediterraneo all'Eurasia: la cannabis conquista il mondo
Nei primi secoli della nostra era, la via della seta favorisce l'ascesa della cannabis, nella sua duplice forma tessile e psicotropa. Gli Arabi sviluppano l'uso del hashish, derivato dalla resina della pianta, mentre i Persiani perfezionano le tecniche di estrazione. In Nord Africa, la pianta si radica profondamente, sia per tessere corde sia per partecipare a rituali.
In Europa, la canapa accompagna le grandi avventure marittime, servendo da materia prima per la fabbricazione delle vele e delle corde delle navi nel Medioevo e nel Rinascimento, con effetti notevoli sullo sviluppo della navigazione. Impossibile, senza la cannabis, immaginare l'ascesa delle esplorazioni europee.
Un'età dell'oro al servizio della salute
Già dal XVIII secolo, la cannabis ritrova un posto di rilievo nella medicina europea. Sulle orme delle spedizioni coloniali, farmacisti e botanici europei si entusiasmano per l'uso medico e le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi presenti nella pianta, in particolare il THC: sollievo dal dolore, trattamento delle affezioni respiratorie, disturbi nervosi, spasmi, epilessia…
Nel 1839, il medico irlandese William O’Shaughnessy pubblica le sue osservazioni sull'uso medico della cannabis in India, aprendo la strada a una serie di sperimentazioni e prescrizioni nel continente europeo. Le preparazioni a base di cannabis si moltiplicano nelle farmacopoe occidentali, sotto forma di tinture, estratti ed elisir.
Piccola lista delle affezioni trattate con la cannabis nel XIX secolo:
- Reumatismi
- Asma
- Dolori mestruali
- Insonnia
- Dolori cronici associati all'uso di cannabis
Il cambiamento: criminalizzazione e stigmatizzazione
Nel XX secolo, lo sguardo sulla cannabis cambia radicalmente. Sotto la pressione di movimenti proibizionisti provenienti dagli Stati Uniti, la pianta è progressivamente associata alla criminalità e alla devianza, spazzando via secoli di tradizioni mediche e culturali. Nel 1925, la Convenzione di Ginevra sottopone per la prima volta la cannabis a una regolamentazione internazionale restrittiva, rapidamente seguita dalla Francia e da altri paesi europei.
Si instaura un fenomeno mondiale, accentuato negli anni 1960 e 1970 dalla «guerra alla droga» lanciata dagli Stati Uniti. Questa politica restrittiva porta alla scomparsa dei trattamenti medici a base di cannabis e alla demonizzazione della pianta presso il grande pubblico. Si dimentica allora la canapa tessile, la farmacopoea ancestrale e i contributi inestimabili all'industria.
Le rinascite della cannabis: riscoperta, ricerca e usi contemporanei
Da circa vent'anni, il discorso evolve nuovamente. Le ricerche scientifiche, più rigorose e indipendenti, rivelano nuovi aspetti: composizione chimica complessa, possibile ruolo nella gestione del dolore, di alcuni disturbi neurologici, impatto della cannabis e impatto del cannabidiolo (CBD) sulla salute.
Alcuni paesi stanno progressivamente riabilitando l'uso della cannabis, prima nella sua forma medica, poi, in alcuni casi, a fini ricreativi regolamentati. La Francia rimane prudente, ma numerose iniziative istituzionali si interessano al potenziale della pianta, in particolare al CBD, ai suoi derivati e alle sue applicazioni industriali ed ecologiche.
Cannabis industriale e sviluppo sostenibile
La canapa torna in forza come materia prima agricola:
- Materiale da costruzione ecologico (calcestruzzo di canapa)
- Carta a basso impatto ambientale
- Tessuto naturale e resistente
- Uso in fitodepurazione per bonificare i terreni
La cannabis giuridica e industriale, un tempo ignorata, appare come un elemento essenziale della transizione agricola verso modelli più responsabili.
Focus sul CBD: l'emergere di un nuovo sguardo
I progressi intorno al CBD stanno oggi trasformando l'immagine della cannabis. Lontano dagli psicotropi, questa molecola non provoca né dipendenza né effetto euforizzante. Il suo quadro legale in Francia, sebbene ancora incerto, le permette di attrarre un pubblico sempre più ampio, attento al benessere naturale, al supporto terapeutico e a stili di vita sani.
Piccole applicazioni moderne del CBD:
- Gestione dello stress e dell'ansia
- Miglioramento del sonno
- Sollievo dal dolore infiammatorio con l'uso di cannabis
- Supporto durante trattamenti intensivi
Cronologia semplificata dell'evoluzione della cannabis
Epoca | Evento significativo |
---|---|
- 12.000 a.C. | Addomesticamento in Asia centrale |
- 2000 a.C. | Arrivo in India e Cina, primi trattati medici |
Antico Egitto | Prime utilizzazioni spirituali e ricreative |
XI-XV secolo | Diffusione in Nord Africa & Europa (fibre/tessile) |
XVIII-XIX secolo | Medicalizzazione in Occidente |
Anni 1920 | Criminalizzazione internazionale |
XXI secolo | Ritorno medico e industriale, parziale legalizzazione |
L'influenza sulla società e sulla cultura
Impossibile parlare di cannabis senza menzionare il suo impatto sull'arte, la letteratura, la musica e la società civile. Cannabis e creatività vanno di pari passo per alcuni scrittori e artisti, in molti paesi e attraverso diverse epoche.
Alcune personalità che hanno valorizzato o messo in discussione la cannabis:
- Baudelaire, membro del « club des Haschischins »
- I pittori orientalisti del XIX secolo
- I movimenti di controcultura degli anni 1960 (Beat Generation, reggae...)
La pianta continua a stimolare i dibattiti, interrogando il nostro rapporto con la libertà, la salute, la giustizia, ma anche con l'innovazione agricola e industriale, in particolare per quanto riguarda il ruolo della cannabis.
Tra miti e realtà: un campo di studio sempre attivo
La ricerca avanza, anche le mentalità. Di fronte agli usi molteplici, alla molteplicità delle sue molecole attive e al suo ruolo nell'economia circolare, la cannabis probabilmente non ha ancora finito di sorprendere.
Una cosa rimane certa: fa parte della storia umana come attore secondario ma essenziale, oscillando tra rimedio, materia prima, fonte di ispirazione o motivo di proibizione. Il suo lungo attraversamento dei secoli testimonia la nostra capacità di vedere, in una semplice pianta, un riflesso delle nostre società.
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